Negli ultimi anni il calcio ha vissuto una trasformazione radicale nelle sue dinamiche tattiche. Tra le innovazioni più discusse c’è la cosiddetta “costruzione dal basso”, ovvero la scelta di far partire l’azione dalla difesa attraverso una serie di passaggi brevi, anziché affidarsi subito a lanci lunghi verso gli attaccanti. Questa strategia ha diviso allenatori, tifosi e analisti: da una parte è considerata una forma moderna di possesso palla che valorizza tecnica e organizzazione, dall’altra viene accusata di aumentare i rischi in zone delicate del campo.
In questo articolo analizzeremo le origini, i principi, i vantaggi e gli svantaggi della costruzione dal basso, con esempi pratici presi da squadre e giocatori che hanno adottato (o rifiutato) questa filosofia.
Che cos’è la costruzione dal basso
La costruzione dal basso è una tattica che consiste nell’impostare il gioco partendo dal portiere e dai difensori centrali, facendo circolare il pallone con passaggi corti e precisi. L’obiettivo è attirare il pressing degli avversari per poi superarlo con triangolazioni rapide, creando spazi liberi da attaccare.
Questa scelta si contrappone al cosiddetto “gioco diretto”, in cui il portiere o i difensori cercano immediatamente gli attaccanti con lanci lunghi, riducendo i rischi ma anche le possibilità di mantenere il possesso.
Origini e diffusione
L’idea di costruire l’azione dal basso non è totalmente nuova. Già squadre come l’Ajax di Johan Cruyff negli anni ’70 e il Milan di Arrigo Sacchi negli anni ’80 avevano mostrato tendenze simili, anche se in forme meno strutturate rispetto a oggi.
La vera esplosione di questa filosofia si è avuta con Pep Guardiola e il suo Barcellona, che hanno reso celebre il concetto di possesso palla come arma difensiva e offensiva. Da lì, la costruzione dal basso si è diffusa in tutta Europa, diventando un marchio di fabbrica per club come il Manchester City, il Napoli di Sarri e molte nazionali moderne.
I principi fondamentali
Perché la costruzione dal basso funzioni, servono alcuni elementi chiave:
Il portiere come regista
Il ruolo del portiere è cambiato radicalmente: non solo deve saper parare, ma deve avere piedi educati, visione di gioco e coraggio nel gestire la pressione. Giocatori come Manuel Neuer, Ederson o Marc-André ter Stegen hanno elevato il ruolo di “portiere-regista”.
Difensori centrali tecnici
Non basta più essere fisicamente imponenti: i difensori devono saper giocare il pallone, leggere le linee di pressing e scegliere il momento giusto per verticalizzare.
Movimenti coordinati
La squadra deve muoversi come un organismo unico: centrocampisti che si abbassano per ricevere, terzini che offrono soluzioni laterali e attaccanti pronti ad approfittare degli spazi lasciati dagli avversari.
I vantaggi della costruzione dal basso
1. Maggiore controllo del gioco
Partire dal basso permette di mantenere il possesso palla e dettare i ritmi, evitando di restituire il pallone con lanci casuali.
2. Superare il pressing avversario
Attirando gli avversari nella propria metà campo, si possono creare spazi dietro la loro linea di pressione, sfruttabili con passaggi veloci.
3. Valorizzazione dei giocatori tecnici
Calciatori con buona tecnica individuale, anche in difesa, trovano un ruolo centrale in questa filosofia.
4. Identità tattica moderna
Molti allenatori vedono nella costruzione dal basso un marchio di calcio moderno, organizzato e spettacolare, che attrae anche i tifosi.
Un esempio pratico è il Manchester City di Guardiola: grazie a Ederson, capace di lanci precisi e di partecipare alla manovra, la squadra riesce a trasformare azioni difensive in occasioni offensive in pochi secondi.
Gli svantaggi e i rischi
1. Errori pericolosi in zone delicate
Un passaggio sbagliato o un controllo imperfetto vicino alla propria area può trasformarsi immediatamente in un gol avversario.
2. Richiede qualità tecnica elevata
Non tutte le squadre hanno difensori e portieri con le qualità necessarie per gestire il pallone sotto pressione.
3. Stress psicologico
I giocatori devono essere abituati a prendere decisioni rapide sotto pressing: la paura di sbagliare può ridurre la fiducia e la fluidità del gioco.
4. Vulnerabilità contro pressing organizzato
Squadre come il Liverpool di Klopp o l’Atalanta di Gasperini hanno mostrato come un pressing aggressivo e ben coordinato possa mettere in crisi anche i migliori costruttori dal basso.
Un esempio celebre è la semifinale di Champions League 2019 tra Liverpool e Barcellona: i blaugrana, abituati alla costruzione dal basso, hanno faticato contro la pressione asfissiante degli inglesi.
Esempi pratici nel calcio moderno
- Italia: Roberto Mancini con la Nazionale ha spesso utilizzato la costruzione dal basso durante l’Europeo 2021, sfruttando la qualità tecnica di Bonucci e Jorginho.
- Spagna: il Villarreal di Emery alterna fasi di costruzione bassa con momenti di gioco diretto, mostrando un approccio più equilibrato.
- Premier League: squadre come il Brighton di De Zerbi hanno fatto della costruzione dal basso un vero marchio di fabbrica, sorprendo avversari più blasonati con coraggio e organizzazione.
L’equilibrio come chiave
Molti allenatori sostengono che la costruzione dal basso non debba diventare un dogma. Ci sono momenti in cui è utile prendersi dei rischi per controllare il gioco, ma anche situazioni in cui un lancio lungo può risultare la scelta più sicura.
L’equilibrio tra le due opzioni diventa quindi fondamentale: saper riconoscere i momenti della partita, leggere il pressing avversario e adattarsi alle qualità dei propri giocatori è ciò che distingue un approccio intelligente da una scelta forzata.
Uno sguardo al futuro
La costruzione dal basso continuerà a essere al centro del dibattito calcistico. Con l’evoluzione delle regole e l’aumento delle pressioni tattiche, le squadre dovranno affinare sempre più questa strategia. È probabile che vedremo portieri ancora più completi, difensori sempre più tecnici e allenatori capaci di alternare diverse soluzioni in base al contesto.
Quello che è certo è che il calcio moderno non può più prescindere da questa scelta: che piaccia o meno, la costruzione dal basso è ormai parte integrante dell’identità del gioco.
Oltre i rischi: il coraggio di innovare
Alla fine, la costruzione dal basso rappresenta molto più di una semplice tattica. È un simbolo di coraggio, di innovazione e di fiducia nelle proprie qualità. Chi la adotta accetta il rischio di sbagliare pur di provare a dominare il gioco. Ed è proprio in questo equilibrio tra rischio e spettacolo che si gioca la vera sfida del calcio contemporaneo.